È stata presentata ieri, a Palazzo di Città, la prima mappa digitale della Comunità Solidale del Municipio 2 di Bari. Si tratta di uno strumento creato nell'ambito delle attività del Centro di documentazione per la legalità e la nonviolenza "Antonino Caponnetto" del Municipio 2 di Bari, gestito dalla Cooperativa Sociale Il Nuovo Fantarca, finalizzato a informare i cittadini e le cittadine sulle iniziative e i principali servizi socio-sanitari, assistenziali e culturali disponibili nei quartieri Carrassi, Picone, San Pasquale, Poggiofranco e Mungivacca.
La mappa, disponibile a questo link, è frutto di un lavoro collettivo avviato un anno fa dall'amministrazione municipale, in particolare la commissione Welfare, cui hanno partecipato oltre venticinque soggetti fra associazioni e cooperative operanti sul territorio.
All'incontro con la stampa sono intervenuti l'assessora al Welfare Francesca Bottalico, il presidente del Municipio 2 Gianlucio Smaldone, la coordinatrice del progetto, esperta di progettazione partecipata Maria Sasso, Rosa Ferro, presidente della cooperativa sociale Il Nuovo Fantarca, ente gestore del Centro Antonino Caponnetto, e il presidente della commissione Welfare del Municipio 2 Nicola Damiani.
La mappa della Comunità Solidale è nata per integrare e valorizzare attività e competenze di soggetti collettivi che operano sul territorio: all'invito, partito dai Servizi sociali del Municipio 2 in accordo con la commissione Welfare, è seguito un laboratorio condotto secondo i principi del Project cycle management, definito a livello comunitario. Insieme, partendo dall'analisi dei fattori di disagio rilevanti nei quartieri e confrontando i diversi punti di vista espressi dai soggetti partecipanti, è stato prodotto un Piano di azione concreto che riporta le possibili risposte che il territorio, con la sua ricchezza di soggetti ed esperienze, può di fatto offrire attraverso informazioni, servizi e attività progettuali.
Il percorso di progettazione partecipata, pertanto, ha consentito una migliore conoscenza e un proficuo scambio di informazioni tra realtà che operano sullo stesso territorio, un'analisi più attenta dei bisogni relativi alle diverse fasce di utenza (età, genere, contesto socio-economico, provenienza, ecc.) e una mappatura delle attività offerte da ciascuna realtà in aggiunta agli interventi garantiti dai servizi sociali pubblici.
Al fine, quindi, di diffondere informazioni complete e integrate su attività e servizi attivi, è nata la mappa della comunità solidale che consente a chiunque di conoscere l'offerta del territorio in ambito culturale e sportivo, socio-sanitario, del benessere psico-fisico, di autoimpresa e assistenza alle procedure amministrative e per quanto riguarda i centri del welfare e le Case di comunità presenti.
"L'iniziativa che presentiamo oggi è il risultato di un lungo percorso affrontato con successo da diverse realtà associative, e non solo, del Municipio 2 - ha esordito Gianlucio Smaldone - Tenendo fede all'approccio innovativo che caratterizza la nostra governance, abbiamo dato vita a una vera e propria comunità solidale: non una semplice consulta, ma un'esperienza che ha visto lavorare fianco a fianco gli uffici e i servizi municipali, gli assistenti sociali e le associazioni impegnate sul territorio, con l'obiettivo di individuare le criticità che caratterizzano le attività di welfare e pianificare le azioni necessarie a superare. Un metodo di lavoro fondamentale in un Municipio che, in pratica, è una città nella città, con circa centomila residenti e cinque quartieri con caratteristiche e problematiche molto diverse tra loro".
"Questo percorso, nato grazie all'impegno delle realtà del Municipio, è la dimostrazione di come la buona politica possa orientare le diverse progettualità rispondendo ai bisogni che si manifestano sui territori - ha commentato Francesca Bottalico - In particolare, conoscere e acquisire informazioni sui servizi disponibili risponde a un bisogno fondamentale del cittadino: questa mappa è, appunto, uno strumento, di facile consultazione e comprensione, fruibile da chiunque in ogni momento. La cosa più interessante di questo progetto è il processo partecipativo che ha portato alla costruzione della mappa, uno strumento che, oltretutto, non si ferma certo oggi, ma continuerà a crescere e ad essere aggiornato nel tempo. Per realizzarlo è stato necessario favorire la conoscenza e la sinergia tra diverse professionalità, ciascuna nel proprio ruolo, rendendo l'azione di ciascuno più performante, in un contesto nel quale anche i semplici cittadini sono stati coinvolti e hanno potuto offrire il proprio contributo".
"Questo progetto nasce per integrare e valorizzare le attività delle tante realtà impegnate nel Municipio 2, animate da persone socialmente generose che però spesso lavorano da sole - ha proseguito Maria Sasso - Il nostro tentativo è stato quello di mettere insieme i vari soggetti per offrire ai cittadini una panoramica complessiva della vitalità espressa in termini culturali e sociali. Abbiamo quindi lavorato insieme per tre mesi, producendo un'analisi dettagliata dei problemi del territorio, effettuata da chi sul territorio vive quotidianamente, e successivamente un piano di azione per la diffusione di benessere sociale, organizzato per obiettivi.
La bellezza, la qualità della vita di una città è determinata da molti fattori ma ce n'è uno in particolare che fa la differenza, ed è la diffusione della responsabilità sociale che corrisponde alla capacità delle persone di andare oltre se stesse e di contribuire con il proprio impegno a creare una società migliore. Ed è questa la caratteristica che accomuna tutti i partecipanti a questo percorso".
"Questa mappa rappresenta un prodotto intermedio che sarà integrato nel tempo attraverso il coinvolgimento delle altre realtà che finora non sono state ancora intercettate - ha spiegato Rosa Ferro - È un primo passo per mettere insieme e rendere visibile il lavoro realizzato, rendendo accessibile a tutti una serie di informazioni e di contatti utili per orientarsi sul territorio del Municipio 2, anche attraverso la geolocalizzazione delle sedi fisiche e delle attività offerte. Cinque sono le macro-aree individuate per consentire ai cittadini di trovare le risposte ai loro bisogni, soprattutto alle persone più fragili, spesso spaesate e prive del supporto necessario".
"A nome della commissione Welfare - ha concluso Nicola Damiani - desidero esprimere soddisfazione e profonda gratitudine per l'esito di questo percorso partecipato che ha visto impegnate professionalità e competenze storiche del nostro territorio, disponibili a condividere questa esperienza di servizio pubblico a tutti gli effetti. L'idea di questo progetto è nata nel periodo peggiore della nostra storia recente, quando durante il lockdown non potevamo riunirci o incontrarci per svolgere il nostro compito. Il secondo step di questo percorso sarà diffondere il più possibile la conoscenza della mappa: anche per questo a ottobre organizzeremo una festa aperta a tutti".